Le Piacevoli Notti, Libro 2
Gelesen von LibriVox Volunteers
Giovanni Francesco Straparola
“Le Piacevoli Notti” è una raccolta, in due Libri, di 74 novelle, composte dallo scrittore italiano Giovan Francesco Straparola negli anni '50 del XVI secolo e pubblicate a Venezia a partire dal 1550. I racconti riscossero un grande successo, tanto da essere presto tradotti in diverse lingue. L'opera comprende novelle e fiabe che si immaginano raccontate nel corso di 13 notti da dieci damigelle, tre Signore e qualche dotto gentiluomo, tutti facenti parte di una brigata riunitasi a Murano, nel palazzo del vescovo di Lodi, Ottaviano Maria Sforza, per animare il Carnevale veneziano (probabilmente quello del 1536). Il primo volume raccoglie i racconti narrati durante le prime 5 notti; il secondo quelli narrati dalla 6° alla 13° notte. Le novelle sono accompagnate da enigmi in ottava rima, non di rado triviali, e sono raccordate mediante una cornice di ispirazione boccaccesca, che comprende anche indovinelli e altri racconti. La novità della raccolta di Straparola, rispetto al genere novellistico, è da individuare nella presenza della componente fiabesca e di soggetti fantastici quali animali dotati di poteri magici (assai nota è la novella de “Il gatto con gli stivali”, che godrà di uno straordinario successo grazie alla versione francese di Charles Perrault, diffusa in tutta Europa sul finire del XVII secolo), nonché nell'ampio uso di una materia popolare, il folklore, compreso l'elemento dialettale (veneto, in particolare). Il contenuto della raccolta costituì una pietra miliare e un modello per moltissimi scrittori di fiabe dei secoli successivi che, anche grazie a questo, godettero di grande fama. Giovan Francesco Straparola, primo scrittore di fiabe in Europa, è ritenuto e merita di essere ricordato, pertanto, come il vero grande padre della fiaba europea. (Wikipedia e Paola Toldo) (11 hr 33 min)
Chapters
Bewertungen
Gradevole
Grazia Chirico
Ho ascoltato entrambi i volumi. Ho apprezzato TUTTE le favole, ma alcune mi sono piaciute più di altre. Bisogna riconoscere che sono lette anche bene. Mi incuriosisce il perché dell'indovinello a fine della favola...Lo stile richiama comunque molto il Decameron di G.Boccaccio : gruppo di giovani che a turno raccontano una favola e il seguente indovinello con la relativa spiegazione. Nel Decameron, il senso della novella era espresso nel finale della novella stessa, in modo intrinseco. In questi due volumi, l'insegnamento trasmesso è estrinseco e postumo il racconto. Due volumi di favole fatti a DOC.